Monastero di Santa Caterina, Monastero di Santa Caterina nella penisola del Sinai, in Egitto. Dicembre 2001.

Circa

Il monastero greco-ortodosso dove Dio apparve a Mosè nel Roveto Ardente. È il più antico monastero cristiano abitato ininterrottamente, con una storia che può essere fatta risalire a oltre diciassette secoli fa.

Monastero di Santa Caterina nella penisola del Sinai, in Egitto. Dicembre 2001.

La pubblicazione del catalogo del museo del monastero di Santa Caterina è una celebrazione e una registrazione delle importanti storie rappresentate nel monastero. Questa mostra digitale della Fondazione Santa Caterina accompagna il catalogo cartaceo, disponibile per l'acquisto presso il monastero.

Prefazione

Il Sacro Monastero di Santa Caterina al Monte Sinai ha sempre cercato di conservare e mettere in mostra il suo patrimonio di tesori religiosi, seguendo una lunga tradizione sinaitica che, di fatto, ha riconosciuto l'importanza di questo compito istituendo una posizione speciale per un Sacrestano, il terzo monaco più alto in grado nel Sacro Consiglio del Monastero.

Pertanto, la conservazione fino ad oggi delle notevoli collezioni del monastero, di cui solo una piccola parte è esposta nella Sacrestia, è dovuta alla costante fatica e all'incessante cura dei monaci, oltre che ad alcune particolari circostanze storiche, come il fatto che il Sinai è stato risparmiato dalle persecuzioni dell'Iconoclastia e ha quindi conservato una collezione di icone che rappresentano tutti i periodi storici. I manoscritti e i preziosi manufatti ecclesiastici in metallo donati al Sinai, ora esposti nella Sacrestia, testimoniano gli sforzi dei monaci del passato, che rischiavano la vita e viaggiavano in tutto il mondo per chiedere donazioni, e la generosità dei devoti pellegrini che visitavano il monastero da terre lontane. Un nutrito gruppo di manufatti riflette anche l'influenza che il monastero ebbe tra le altre nazioni, dove mantenne fiorenti dipendenze. Un reperto particolarmente degno di nota della collezione della Sacrestia è la copia dell'Ahdname, un decreto che concede diversi privilegi al monastero emesso nel 623 dal fondatore dell'Islam, Maometto; questo documento ha contribuito immensamente alla conservazione del monastero fino ad oggi.

Nell'ultimo quarto del XX secolo, il rapido progresso tecnologico e, in particolare, l'ampio miglioramento delle comunicazioni hanno posto fine al lungo - e ormai visto con nostalgia - periodo di isolamento del monastero e dell'area circostante dal resto del mondo, durato oltre un millennio e mezzo. Adattandosi all'era moderna, il monastero ha autorizzato - per primo nel 1997 - il prestito di diversi tesori religiosi al Metropolitan Museum of Art di New York, per la mostra "Glory of Byzantium".

Naturalmente, per noi monaci, i tesori religiosi e, in particolare, le icone sacre non sono in primo luogo oggetti da museo, ma piuttosto parti funzionali della vita liturgica e della tradizione del monastero, e la loro esposizione museale all'epoca era vista essenzialmente come una "processione", cioè l'esposizione dell'icona al pubblico come strumento di contemplazione ed esaltazione religiosa. Durante l'esposizione al Metropolitan Museum abbiamo goduto di una collaborazione molto proficua con i collaboratori del Museo e gli amici del Monastero, Ph. de Montebello, Direttore del Museo, il Dr. M. Tarapor, Direttore delle Mostre, e il Dr. H. Evans, Curatore delle Collezioni Bizantine, che ha posto le basi per la creazione della Sacrestia del Monastero nel 2001.

Il Metropolitan Museum of Art di New York e la Saint Catherine Foundation di Londra hanno fornito la loro assistenza e consulenza durante la realizzazione del progetto, che è stato reso possibile grazie alle generose sovvenzioni offerte dalle Fondazioni I.F. Kostopoulos e A.G. Leventis, che hanno finanziato rispettivamente l'installazione delle vetrine e altri lavori di costruzione. Li ringraziamo sinceramente, così come ringraziamo altri amici e benefattori del monastero e di questo progetto, ovvero Pl. Arango, F. Livanou, L.E. Cotsen, R. e D. McCabe, e le aziende J. & P. Overseas Ltd e Titan S.A.

Il monastero desidera inoltre ringraziare le autorità egiziane, e in particolare il Consiglio archeologico, per la collaborazione prestata nel raggiungimento dell'obiettivo comune della conservazione e della promozione ottimale del patrimonio culturale.

Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie alla recente e generosa sovvenzione della Fondazione A.G. Leventis; devo cogliere l'occasione per ringraziare calorosamente la Fondazione a nome della Santa Sinassi e dei Padri del monastero. Tra la moltitudine di coloro che hanno contribuito a questa pubblicazione, devo innanzitutto riconoscere i servizi dell'editore iniziale, il defunto professor G. Galavaris, stimato studioso di bizantinistica e amico del Monastero del Sinai.

Ci auguriamo che il visitatore sia motivato a ricordare l'antica e sacra storia del Sinai, a contemplare gli eventi miracolosi di questa storia e a ricevere così la Grazia divina e la Benedizione del Dio in Trinità, che si è rivelato sul Monte Sinai.

Damiano
† Arcivescovo di Sinai, Faran e Raithou

Monastero di Santa Caterina

Sul Monte Sinai percorso da Dio

Il monastero greco-ortodosso dove Dio apparve a Mosè nel Roveto Ardente. È il più antico monastero cristiano abitato ininterrottamente, con una storia che può essere fatta risalire a oltre diciassette secoli fa.

Santa Caterina, Governatorato del Sinai meridionale