La prima stesura del codice fu eseguita all'inizio del V secolo ed era essenzialmente una copia della più antica traduzione dei Vangeli in lingua siriaca, risalente al III secolo, oggi nota come "siriaco antico" o protosiriaco. Poiché la traduzione siriaca antica è conservata in un solo altro manoscritto e perché differisce dalla consueta traduzione del Nuovo Testamento in lingua siriaca, leggermente più tarda, nota come "Peshitta", questo manoscritto è prezioso per lo studio critico del testo del Nuovo Testamento. Questa prima traduzione del V secolo contiene anche le parti relative alle Gesta di Tommaso, alla Dormizione della Madre di Dio e un testo greco attribuito a Sant'Efraim. Seguì una seconda sovrascrittura del codice, redatta dallo scriba Ioannis Stylites nel 779 nel nord della Siria, che comprende una raccolta unica di Vite di sante donne.